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La cornice perfetta per il tuo sorriso

 

 

FYS

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Per Lei e per Lui

…….Non far svanire l’effetto delle vacanze sul tuo viso.
Intervieni subito con la nuova tecnica FSY di biorivitalizzazione e ringiovanimento dei tessuti mediante tecniche minimamente invasive
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un insieme di interventi modulati e personalizzati sui tessuti cutanei che mantengono la freschezza del volto .
Realizzeremo assieme le nuove geometrie del tuo viso valorizzandone i tratti somatici più espressivi. L’armonia e le proporzioni dell’insieme del volto sono fondamentali ma è il particolare che fa la differenza!!! Ritocchi minimamente invasivi su labbra, zigomi, occhi, una pelle tonica e levigata assieme a un bel sorriso aumentano la tua autostima e ti migliorano la vita.
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Screening Odontoiatrico gratuito per tutta la Famiglia

Dottoressa Grazia A. Mariconti

Che cos’è il programma di screening odontoiatrico?

È un check up per la prevenzione delle patologie orali ed include un eventuale esame radiologico: PANORAMICA

Perché partecipare?

Secondo la più attuale ricerca scientifica, prevenire l’infiammazione gengivale può essere importante per proteggersi dal COVID-19.

I batteri orali aggravano le infezioni polmonari favorendo la colonizzazione da parte dei virus.

La corretta igiene orale pertanto, influisce positivamente sulla salute dell’organismo e sul benessere mentale.

Un bel sorriso migliora la vita!

Lo screening odontoiatrico serve a diagnosticare precocemente lesioni del cavo orale, evitare cure invasive limitandone i costi e migliorando il sorriso.

In età pediatrica si possono risolvere facilmente anomali dento-scheletriche che diversamente necessiterebbero di chirurgia.

Questa pratica è meglio definita Ortodonzia intercettiva

LO SAI CHE…


√ È opportuno eseguire una visita entro i primi 2 anni di età…

l’ortopedia dento-facciale valuta la situazione scheletrica per intervenire in maniera semplice ed efficace.


√ Se sanguinano le gengive mentre spazzoli i denti non è normale…

c’è qualcosa che non va! Rossore e gonfiore alle gengive sono segno di infiammazione, ma i sintomi potrebbero non essere così evidenti.

Esegui subito una visita odontoiatrica.


√ Se hai l’alito cattivo…

potrebbe trattarsi di importanti problemi parodontali come gengivite o parodontite.

Queste patologie del cavo orale si possono prevenire e curare con delle sedute di igiene professionale (ablazione del tartaro).


√ Per un buon inizio…

Stabilire buone abitudini di igiene orale in giovane età è il primo step per avere denti sani tutta la vita.


 

 

Prenota subito il tuo Screening allo 0258308006

 

 

 

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Il tuo sorriso come quello dei VIP.

Dottoressa Grazia A. Mariconti

Un bel sorriso migliora la vita.

È cosi che lo sbiancamento dei denti, un trattamento dentale e cosmetico, migliora in maniera sensibile la luminosità del sorriso, conferendogli un aspetto sano e forte, oltre ad avere anche effetti positivi psicologici sul paziente.

In questo articolo vi informerò sulle diverse tecniche per ottenere il sorriso che vorresti, il sorriso che attira l’attenzione del pubblico, che ammaglia il patner, e ti spiegerò in quali casi è consigliata una procedura di sbiancamento piuttosto che un’altra, i relativi vantaggi, e come mantenere i risultati ottenuti: ovvero i denti bianchi.

Quali sono i vantaggi dello sbiancamento dentale?

Il primo e più importante vantaggio è la salute; avere denti puliti e bianchi non è solo un vantaggio estetico.
“BOCCA SANA IN CORPORE SANO” potrei affermare, in quanto un trattamento sbiancante influisce direttamente sul benessere psicologico e sull’autostima.
Migliora decisamente le relazioni interpersonali, conferisce una percezione positiva nell’ambiente del lavoro e la cosa più importante ….
TI SVEGLI CON IL SORRISO !!!!!

Aldilà dei riflessi psicologici, che sono soggettivi, i benefici a livello medico sono rilevanti.

Visita Preliminare:

E’ opportuno sapere che qualsiasi tecnica di sbiancamento dentale deve essere necessariamente preceduta dalla visita odontoiatrica, dove si farà una diagnosi di idoneità o meno al trattamento.
In sostanza, significa che il professionista è tenuto a fare una selezione accurata del paziente da sottoporre a trattamento sbiancante, valutando la salute orale e sistemica del paziente stesso, valutando il tipo di discromia (alterazione del colore) dentale che ciascun paziente ha e che lo renda idoneo al trattamento e con risultati predicibili, in caso contrario,  il professionista può decidere in fase di diagnosi che il paziente vanga escluso dal trattamento.
La genetica, il fumo, il tè caffè e la scarsa igiene inficiano fortemente il trattamento

Preparazione:

Lo sbiancamento dentale, nella maggior parte dei casi, è preceduto da una seduta di igiene orale per rimuovere il tartaro, le macchie e contemporaneamente conoscere lo stato generale della salute dei denti.

In presenza di carie, lesioni ai colletti o ipersensibilità, sarà infatti prima necessario eseguire le cure più idonee al ripristino della salute orale prima di procedere al trattamento sbiancante per non incorrere in spiacevoli inconvenienti quale, e molto frequente, l’ipersensibilità.

La riparazione dello smalto per rendere i denti meno sensibili alla pratica di sbiancamento, qualora fosse necessario, si ottiene con sedute di fluoroprofilassi o con l’applicazione di veri e propri gel desensibilizzanti sulle superfici dei denti da sbiancare per un periodo di medio/lungo termine in base alla severità della problematica da risolvere.

Qualora, all’indagine clinica, si riscontrino lesioni cariose dello smalto o vecchie otturazioni infiltrate, sarà necessario curare le prime o sostituire le seconde prima di procedere con lo sbiancamento.

Si tratta infatti di un vero e proprio checkup della cavità orale.

Fai brillare il tuo sorriso come quello di una
STAR.

È noto che esistono dentifrici con azione sbiancante, ma i risultati non sono paragonabili a quelli che si ottengono con una procedura professionale odontoiatrica.

Tutto ciò premesso, esistono diverse tecniche per migliorare il sorriso ed ottenere denti bianchi, anche se è bene sottolineare che spesso la forma e la posizione dei denti oltre il colore, sono determinanti nella percezione di un sorriso ammagliante o di un sorriso che mette in imbarazzo.

FORMA -POSIZIONE-COLORE dei denti sono la formula per il sorriso perfetto.

TECNICHE DI SBIANCAMENTO DENTALE.

Sbiancamento con Luce fredda o sbiancamento LED.

È una procedura chimica che consiste nello sbiancare la superficie dei denti sottoponendoli ad una luce dedicata che attiva un gel applicato sui denti.

In primo luogo, dopo aver protetto le gengive dal contatto con il gel mediante una diga speciale, sui denti viene applicato il gel sbiancante a base di perossido a diverse concentrazioni a discrezione dell’operatore, e questo gel viene a sua volta attivato da una luce LED emessa da una speciale lampada a forma di boccaglio.
Questa luce fredda potenzia lo sbiancamento attivando il gel applicato sui denti.

I risultati con questo trattamento sono istantanei, richiedono solo circa 45 minuti e puoi goderti da subito un sorriso più bianco. Normalmente, se sei una persona attenta e mantieni uno stile di vita sano e una buona igiene orale, una seduta è sufficiente per ottenere i risultati desiderati.

Diversamente, anche con questa tecnica, se il colore dei tuoi denti è molto scuro e non omogeneo, potresti aver bisogno di più di una seduta oppure può rendersi necessario combinarlo con un altro tipo di trattamento.
Tutto questo ti verrà spiegato ancor prima di eseguire la prima seduta. Ti verrà infine consigliata
la frequenza con cui sarà opportuno ripetere il trattamento sbiancante in base al tuo stile di vita, la dieta, abitudini viziate e qualità di igiene orale che hai.

Sbiancamento con mascherine.

In Studio:

Questa tecnica di sbiancamento necessita di mascherine trasparenti personalizzate che si adattano perfettamente alla tua bocca.
Queste mascherine vengono realizzate mediante la presa di impronte delle arcate dentarie e di modelli in gesso che riproducono la tua bocca.
Le mascherine vengono eseguite in laboratorio, quindi necessitano un tempo di lavorazione indicativo di una settimana dalla presa delle impronte.

Una vota che il laboratorio ci fornisce le mascherine personalizzate possiamo procedere in studio con il trattamento sbiancante posizionando un gel a basso contenuto di perossido all’interno di queste, per poi farle calzare sulle arcate dentarie.
In studio si attiva il gel sbiancante mediante la lampada Led

Il vantaggio principale delle mascherine è che ci consentono di eseguire il trattamento di sbiancamento dei denti anche a casa e di poterlo ripetere anche a distanza di anni senza dover rifare le mascherine, se ben conservate.

A Casa:

  • Trattamento domiciliare diurno o notturno
  • Il dentista ti fornirà di un astuccio con le tue mascherine ed un kit con delle siringhe contenenti il gel sbiancante.
  • Posizionate le mascherine sulle arcate dentarie nel momento preferito della giornata, dovrai attendere circa quattro ore per lasciare agire il gel prima di rimuoverle, lavarle e riposizionarle nell’astuccio in dotazione.
  • Dovrai ripetere il trattamento almeno per una settimana per poi controllare i risultati ottenuti assieme al tuo dentista e prolungare il trattamento se necessario.
  • In caso di ipersensibilità informa prontamente il tuo dentista.

Sbiancamento combinato:

È la tecnica di sbiancamento dei denti più completo ed efficace poiché è possibile avere una maggior predicibilità e garantire una maggiore durata dei risultati.

Consiste nell’unire i due trattamenti sopra menzionati: Lo sbiancamento a LED, viene eseguito nello studio odontoiatrico mentre il secondo, lo sbiancamento con le mascherine, verrà eseguito a casa dal paziente.

La durata di questo trattamento dipenderà dal grado di sbiancamento che vogliamo ottenere e dal colore iniziale dei nostri denti.

In quali casi lo sbiancamento dentale non è efficace?

Il trattamento di sbiancamento non funziona in tutti i casi o meglio non in tutti i casi si riesce ad ottenere il risultato desiderato.

Macchie marcate, molto scure dello smalto spesso dovute all’assunzione di antibiotici in tenera età, o denti devitalizzati possono rendere il processo di sbiancamento difficoltoso e più indaginoso.

Per raggiungere il tuo obiettivo esiste comunque la soluzione:

Si può procedere coprendo l’intera superficie del dente mediante faccette dentali per il primo problema o procedere con lo sbiancamento interno (endodontico) per il secondo caso.

Faccette dentali

È un trattamento estetico protesico che risolve permanentemente il problema di colore e forma dei denti.
Posso descrivere le faccette dentali come dei sottili fogli di porcellana, con colore e forma desiderata, che vengono fatti aderire sull’intera superficie esterna dei denti grazie ad uno speciale sistema di fissaggio che richiede molta precisione ed abilità dell’operatore.
Se il lavoro è eseguito in maniere egregia non distingui la faccetta dal dente naturale.

Il vantaggio di questa tecnica è che ci permette di dare la tonalità di bianco che desideriamo e contestualmente possiamo correggere anche le imperfezioni estetiche dei denti che non possono essere eliminate con altre tecniche di sbiancamento.

Non dimenticare COLORE e FORMA sono l’accoppiata vincente per un sorriso da star!!!!!!!!!!!!!

Sbiancamento interno dei denti o sbiancamento endodontico.

Questo trattamento specifico viene effettuato su denti singoli già trattati e devitalizzati che hanno assunto nel tempo un colore da giallo ad arancione , rosso e alcune volte anche marrone.

In questo caso il gel sbiancante viene applicato all’interno del dente ripetendo la seduta più volte fino ad ottenere il risultato desiderato. Quindi il dente viene sigillato e ricostruito definitivamente.

Cosa dovrei sapere?

  • Consulta sempre con il tuo dentista.
  • Lo sbiancamento dei denti è sconsigliato ai bambini sotto i 16 anni di età, alle donne incinta o alle persone con problemi orali che devono essere corretti prima di procedere con lo sbiancamento.

Come mantenere i denti bianchi:

  • Non trascurare la tua igiene orale, usa il filo interdentale e lo scovolino
  • Evita il fumo
  • Attento all’ assunzione smodata di te, caffè, e caramelle con coloranti.
  • Previeni l’erosione dello smalto dei denti.
  • Visita periodicamente il tuo dentista.
  • Come rimedio casalingo puoi aggiungere un po di bicarbonato di sodio al tuo solito dentifricio.

RIPORTA IL TUO SORRISO AL CANDORE ORIGINALE…UN BEL SORRISO MIGLIORA LA VITA.

Per qualsiasi domanda non esitare a contattarci.

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Come evitare l’erosione dello smalto dei denti e relativi rimedi

Per definizione l’erosione dentale consiste nel’indebolimento permanente del tessuto che protegge e riveste i denti, lo smalto dovuto alla perdita progressiva di minerali; che sostanzialmente lo costituiscono.

In letteratura si riporta che il 30% degli adulti presentano segni di erosione, fenomeno in largo aumento dettato dai cambiamenti dello stile di vita e dalla nuove abitudini alimentari che invogliano a consumare sempre più cibi confezionati/industriali, limitando l’assunzione di cibi freschi.

Smalto dei denti

Qui di seguito riporto un cenno sullo smalto dei denti per capire meglio la dinamica del processo di erosione.

Lo smalto è un tessuto mineralizzato, altamente duro e resistente, tanto che per lavorarlo occorrono frese con superficie diamantata.
Lo smalto copre interamente il dente per proteggerlo e una volta lesionato può essere sostituito solo artificialmente.

Composizione dello smalto:

Chimicamente lo smalto contiene più del 95% di calcio (hidrossiapatite), 1% di materia organica e 4% di acqua in peso, e il suo processo di formazione si articola in due fasi.

Nella prima fase l’organismo produce uno smalto parzialmente mineralizzato. Questo smalto “giovane”a sua volta, in una seconda fase si arricchisce di minerali aggiuntivi, rinnovando la materia organica e assorbendo acqua, in modo da raggiungere il contenuto di sostanze che costituiranno la sua struttura finale.

Quando comincia a formarsi lo smalto.

Sembrerà curioso ma la formazione dello smalto comincia già nel feto durante la gravidanza. Proprio cosi, la struttura primaria nella quale i denti cresceranno inizia a formarsi nell’embrione.

Mentre durante la 6°settimana di gestazione abbiamo la formazione dell’organo dello smalto dei denti decidui (stadio a gemma), durante la17° settimana di gravidanza, comincia a svilupparsi la struttura per la dentizione definitiva.

Pertanto è fondamentale durante questa fase, che la futura madre segua un regime alimentare atto a favorire la corretta formazione dello smalto cercando di evitare cibi con un pH acido (inferiore a Ph 5.3) e aumentando l’assunzione di alimenti alcalini e neutri. Questi ultimi, a loro volta, favoriranno anche il buon sviluppo delle ossa del bambino.

Alla fine di questo articolo puoi trovare una tabella di orientamento degli alimenti e del loro Ph per sapere quali possono favorire lo sviluppo dei denti sani e forti.

Il processo di erosione dello smalto

Questa alterazione della struttura dello smalto viene attribuita sostanzialmente al verificarsi di due circostanze dovute a fattori diversi:

1-Fattori interni all’organismo:

Questa circostanza si verifica quando l’erosione è prodotta dal corpo umano stesso, ovvero effetto dagli acidi gastrici che si riversano nel cavo orale.
È comune nelle persone che soffrono di problemi di stomaco, esofagite da reflusso e disturbi psicologici e alimentari come la bulimia.

2-Fattori esterni all’organismo:

In questo caso, invece, l’erosione è causata dall’assunzione di alcuni farmaci (ex.integratori masticabili di vitamina C ) o abitudini alimentari malsane come una dieta ricca di zuccheri, bevande gassate, succhi di frutta concentrati e altri alimenti che aiutano a creare un ambiente altamente acido nella cavità orale.

Sintomi di erosione dei denti:

I sintomi sono facilmente riconoscibili, ovvero:

  • Discreto aumento della sensibilità dei denti al freddo o al caldo.
  • Usura accelerata della superficie esterna dei denti con esposizione della dentina che ha un colore più giallastro rispetto lo smalto(ex: esposizione dei colletti).
  • Scolorimento dentale.

Fasi e trattamento dell’erosione dentale:

Come in tutte le circostanze mediche prima intercettiamo e trattiamo il problema migliori saranno le soluzionie la terapia sarà meno invasiva e traumatica.

A tale scopo possiamo considerare tre fasi distinte del processo di erosione alle quali vengono associate tre tipi di trattamento diversi.

1-Erosione iniziale:

In questa fase lo smalto perde il suo strato più superficiale ed i primi sintomi compaiono in modo lieve.

l dentista indicherà una serie di linee guida preventive che vanno seguite. In questo modo l’erosione rallenterà evitando conseguenze più gravi per la salute dei vostri denti.

2-Erosione moderata:

Si verifica quando lo smalto è stato perso in maniera massiva ma solo in un’area localizzata del dente, esponendo la parte sottostante lo smalto e più sensibile del dente chiamato dentina.

Se ciò accade, occorre sigillare e coprire l’area interessata dalla perdita dello smalto e tale procedura richiede già l’intervento del dentista

3- Grave erosione:

In questo caso, la perdita dello smalto interessa diverse aree estese dello stesso dente o di denti diversi. La sensibilità e il cambiamento di colore del dente aumentano sensibilmente.

La terapia in questa circostanza prevede la ricostruzione dei denti interessati. Nel caso si tratti di un caso più complesso con una massiva perdita di smalto, può essere necessario un trattamento endodontico (devitalizzazione) e/o il posizionamento di corone dentali.

In ogni caso una diagnosi accurata va sempre chiesta ad un odontoiatra.

Ruolo della Saliva e la rimineralizzazione dello smalto:

Occorre sapere che la saliva ha un ruolo importante nel mantenere l’equilibrio tra lo smalto,che protegge il dente, e il biofilm che lo aggredisce mediante la produzione di acidi.

In condizioni normali la saliva ha un Ph neutro (Ph 6.5 / 7.5) e svolge un effetto tampone sugli acidi del cavo orale favorendo la rimineralizzazione dello smalto.

La saliva dopo un attacco acido (acidi gastrici o alimenti acidi) riequilibria il Ph della bocca riportandolo alla neutralità utilizzando, mediante un processo chimico, il calcio e il fosfato presente nella struttura dello smalto stesso. Grazie a questo processo, le sostanze minerali disciolte nel cavo orale possono, a loro volta, ridepositarsi e legarsi nuovamente allo smalto bloccando i processo di erosione.

Questo meccanismo innescato dalla saliva viene chiamato processo di demineralizazione e rimineralizazione dello smalto.

Altre proprietà fondamentali della saliva:

  • Elevata attività antibatterica.
  • Serve come pulitore meccanico della placca dentale.

Come rimineralizzare lo smalto dei nostri denti?

Come ho appena descritto la nostra stessa saliva è il miglior agente rimineralizzante per il cavo orale se il suo Ph è maggiore di 5.5, pertanto mantenerla con un buon livello di Ph (6.5 / 7.5) dipenderà fondamentalmente dalla nostra dieta.

Altri rimineralizzanti dello smalto:

Fluoro / Fosfato di calcio amorfo / Fosfopeptidi di caseina / Vetro bioattivo / Brushite / Fosfato tricalcico / Peptidi sintetici anionici.

  • Questi elementi chimici (minerali) si trovano in dentifrici o collutori specifici per denti sensibili. Dentifrici con Ph 7.4 sono molto adatti a questo tipo di problema.
  • Una terapia con gel a base di fluoro, (fluoroprofilassi) può ripristinare le zone danneggiate del dente migliorando il problema ed in alcuni casi essere risolutiva.
  • Si possono adottare anche rimedicasalinghi come il risciacqui con acqua e bicarbonato se sitratta di un’erosione iniziale.

Consulta comunque sempre il dentista.

Quali alimenti promuovono l’erosione dei denti?

L’erosione dentale è principalmente causata dall’azione degli acidi, quindi monitorando cosa mangiamo, possiamo sostanzialmente migliorare la salute dei denti.

Gli alimenti possono essere classificati come acidi o alcalini in base al loro Ph.

Quelli che hanno un Ph 7 sono considerati neutri, se hanno un Ph piu alto di 7 sono considerati alcalini o basici mentre se hanno un Ph più basso sono considerati acidi.
In termini di erosione dello smalto dei denti, è necessario tenere conto che i cibi con un Ph inferiore a 5.3 sono quelli più pericolosi e che possono danneggiare i denti e la salute orale.

Alimenti acidi più dannosi:

  • Bevande gassate come la soda.
  • Bevande eccessivamente zuccherate, per esempio, i succhi di frutta concentrati.
  • Frutti eccessivamente acidi come gli agrumi (arancia, limone, lime, etc.) e i suoi succhi.
    Il limone è un caso speciale infatti anche se si tratta di un alimento acido, quando si mescola con gli acidi gastrici aumenta il Ph della nostra saliva.
  • Vino e aceti, bevande alcoliche
  • Alimenti ad alto contenuto di zucchero come le torte. Dobbiamo ricordare che, sebbene lo zucchero non sia un prodotto acido, favorisce l’acidità.

Tips

Facendo salvo che come regola generale che gli alimenti BIO hanno un Ph più alto rispetto agli stessi prodotti confezionati e con conservanti (INDUSTRIALI), qui di seguito riporto una tabella indicativa del Ph degli alimenti, e relativa acidità somministrato durante il primo anno di vita del bimbi.

Il latte materno non è in questo elenco perché ha un pH di 7,1 – 7,2, il migliore per il bambino.

Bisogna anche tenere conto che l’acidità di un elemento varia a seconda di come lo consumiamo. Per esempio gli spinaci crudi sono alcalini (non acidi, con Ph alto) mentre se li lessiamo diventano un alimento acido (Ph basso).

Tabella Ph degli alimenti:

Ph < 4.50

Alto contenuto di acidità.

Ph 4.60 – 6.99

Basso contenuto di acidità

Bio

Industriale

Bio

Industriale

Succo di mandarino

Succo di mela

Purea di Carota

Purea di Carota

Succo d’uva

Succo d’uva

Cavolfiore

Pane bianco

Succo d’arancia

Succo di verdura

Broccoli

Formule di riso

Pomodoro

Succo di pomodoro

Bietola

Cereali

Mela

Spinaci

Spinaci

Avena

Uva viola

Banana

Banana

Formaggio morbido

Prugna

Avocado

Formaggio stagionato

Pera

Pera

Crema

Latte di vacca intera

Latte in polvere

Manzo

Carne di pollo

Pesce

Tacchino

 

Suggerimenti per mantenere lo smalto dei denti sano:

Come in ogni argomento riguardante la salute, mantenere una dieta equilibrata ha grandi benefici e ti aiuta a mantenere uno smalto forte ed avere denti sani e belli.

  • Evita l’abuso di cibi con un Ph molto acido o zuccherate come pasta riso, pane e dolciumi , comunque non eliminarli dalla tua dieta poiché sono necessari per altre funzioni del nostro corpo.
  • Cerca di ridurre l’assunzione di bevande gassate e zuccherate come spremute e succhi o riduci il contatto di questo tipo di bevanda con i denti, utilizzando cannucce biodegradabili o personali per usarle più volte evitando di danneggiare l’ambiente.
  • Evita il fumo, impedisce la corretta salivazione (bocca secca).
  • Se consumi cibi o bevande acidi durante i tuoi pasti, aspetta circa 30 minuti prima di pulire i denti, non farlo immediatamente. In questo modo farai sì che la saliva annulli parte di questi acidi rimineralizzando lo smalto.
  • Come sempre, non dimenticare di mantenere una buona igiene orale.
  • Visita periodicamente lo specialista, esegui i test per conoscere la qualità del tuo smalto, della tua saliva e della tua salute orale in generale.

Adottando questo stile di vita, oltre ad aumentare il tuo PH salivare, ridurrai gli zuccheri ottenendo benefici per la tua salute orale e per tutto il tuo organismo.

“Mangia sano e vivi meglio”

Per qualsiasi domanda non esitare a contattarci.

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CURE ODONTOIATRICHE EMERGENZA COVID-19

EMERGENZA COVID19
GENTILI PAZIENTI
Vi informiamo che in relazione ai provvedimenti per il contenimento dell’infezione da Coronavirus in questo studio abbiamo attuato tutte le procedure necessarie per garantirvi le nostre cure nella più elevata garanzia di sicurezza.
Chiediamo la vostra collaborazione pregandovi di non entrare in studio senza appuntamento​. Contattateci sempre prima al numero 0258308006 per il triage telefonico. Questi accorgimenti si rendono necessari per la tutela della salute di tutti noi .
Dott.ssa Grazia A. Mariconti
Visita il nuovo studio

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COVID 19 fermiamolo in entrata

Autore Dr.ssa Grazia A. Mariconti 

DISINFETTARE LA BOCCA AIUTA A DIFENDERCI DAL VIRUS:

CLOREXIDINA DIGLUCONATO 0,2% – 0,125%

Buongiorno a tutti,

in questi giorni noi tutti dedichiamo gran parte del nostro tempo a scambiarci informazioni su come proteggerci dal Virus e come contrastarne la diffusione, ma quanti di voi, oltre a ricorrere all’amuchina per disinfettare le mani, superfici e indumenti, oltre ad usare mascherine chirurgiche per proteggersi il viso, hanno pensato a disinfettare direttamente le mucose del cavo orale usando un colluttorio a base di CLOREXIDINA allo 0,2% ?????

Sì… perchè è proprio prevalentemente dalla BOCCA che transita il VIRUS!!! Con la saliva, tossendo e starnutendo.

FERMIAMOLO AL SUO INGRESSO!!!

Oltre a disinfettare le mani e proteggere il viso con le mascherine, disinfettare la bocca rappresenterebbe un ulteriore importante arma di difesa e profilassi contro i virus.

Da odontoiatra ho già sensibilizzando i miei pazienti sull’argomento e con questo articolo vorrei darvi alcune informazioni che possono essere utili per proteggere noi, la nostra Milano e la nostra Italia.

In base ai miei studi, alle mie ricerche, e quanto riportato dalla rivista “European Journal of oral Sciences”(*), un collutorio a base di clorexidina è lo strumento più efficace per la disinfezione del cavo orale.

Antibatterico e batteriostatico di sintesi, la Clorexidina è selettivamente efficace contro i batteri gram positivi e negativi, su alcune specie micotiche, ma quello che più interessa a noi in questo momento storico è che sia, anche se solo moderatamente, attiva nei confronti dei CORONAVIRUS ovvero dei VIRUS dotati di capsula(**)(****).

Pochissimi hanno divulgato l’informazione:

Da uno studio pubblicato il 19 Febbraio 2020 (****), quindi solo 20 giorni fa, si evince che sulle superfici, i virus capsulati, vengono efficacemente disattivati mediante agenti biocidi tra cui la clorexidina digluconato allo 0,02% se pur in maniera ridotta rispetto ad altri disinfettanti.

Ciò fa pensare che concentrazioni simili di questa molecola possa avere effetti simili anche contro il NOSTRO nuovo coronavirus SARS-Cov2.

Pensando per un istante a decuplicare  (10 x 0,02%) la concentrazione della molecola della clorexidina, ovvero allo 0.2% e al posto delle superfici in genere scegliere selettivamente il PORTONE d’ingresso del virus nel corpo umano, ovvero la BOCCA, mi viene facile dedurre che la clorexidina digluconato allo 0,2% sia effettivamente efficace a bloccare il coronavirus.

NASO e CONGIUNTIVA sono le altre due porte di ingresso e per questi due distretti esistono gel a base di clorexidina allo 0,2%  e collirio che può essere preparato in farmacie specializzate con le concentrazioni più opportune.

Pertanto fare semplicemente dei risciacqui e gargarismi con collutori a base di clorexidina allo 0,2 % può aiutare ed essere un valido supporto per contrastare la diffusione del Virus.

La clorexidina va ad alterare la struttura della membrana cellulare ed è riportato in letteratura (*****) che possiede una moderata attività contro i virus con pericapside  (CORONAVIRUS) .(**) (***)

Questo antisettico rimane legato ai tessuti molli (mucose) per 8-12h grazie ad una sua proprietà molto importante definita:  SOSTANTIVITà(*****).

Questa proprietà permette un azione farmacologica utile nell’ambiente del cavo orale nel naso e nella congiuntiva.

COME USARE CORRETTAMENTE LA CLOREXIDINA DIGLUCONATO ALLLO 0,2% COLLUTORIO

Mantenere in bocca una piccola quantità di collutorio per un tempo massimo di un minuto, fare dei gargarismi, poi sputare e non risciacquare.

E’ da sottolineare che l’uso della clorexidina 0,2% deve essere limitato ad un tempo di 5gg. dopo di che potete diluirla al 50% con acqua o utilizzare una clorexidina allo 0,12% e prolungare il trattamento per un mese.

Vi informo, che le paste dentifricie in commercio, contengono ingredienti in grado di alterare l’attività terapeutica della clorexidina pertanto si consiglia di utilizzare la pasta o prima dello sciacquo o almeno un ora dopo gli sciacqui (***).

In medicina la Clorexidina viene utilizzata, nelle opportune concentrazioni anche come disinfettante per mani e lenti a contatto (***).

ATTENZIONE

La clorexidina può causare discromie sulla superficie dei denti e pigmentazione scura della lingua ma facilmente rimovibili con una seduta di igiene orale.

Inoltre, come per tutti i presidi medici, UN ABUSO DI QUESTO PRODOTTO ed usato in concentrazioni errate può compromettere la salute dell’ambiente orale (**).

Solo per Adulti e Bambini oltre i 12 anni

LA TEMPERATURA

Sempre dagli studi sopra citati **** ci viene reso noto che i coronavirus sono sensibili alle alte temperature, pertanto è consigliabile bere tisane, infusioni, e bevande calde

Proteggere se stessi e gli altri è un atto doveroso.

BIBLIOGRAFIA

  1.           EDCD thecnical report: infection prevention and control for the crareof patients with 2019-nCov in               helthcare settings-Feb 2020
  2.            ECDC thecnical report: interim guidancefor envairomental cleaning in non-healthcare fecilities exposed to 2019-nConv-Feb 2020
  3.      kampf G,todt D,Pfaender S,Steinmann E, Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and its inactivation with biocidal agents, Journal of Hospital Infection,202
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Sanguinano le gengive? …Attenzione

IL TARTARO NON FA PARTE  DI UN GRUPPO ETNICO DI ORIGINE TURCA DELL’EUROPA ORIENTALE E DELLA SIBERIA.

Ciò nonostante anche lui è “cattivissimo”.

In odontoiatria , viene definito TARTARO un deposito sui denti dovuto alla placca batterica e alla presenza di sali di calcio nella saliva.

Persone ne producono di più altre di meno ma è naturale che si formi e per questo va periodicamente rimosso dal dentista, non è sufficiente la quotidiana pratica di igiene orale.

Idepositi calcificati possono contenere dei prodotti tossici per i tessuti molli ( gengive) oltre al fatto che la sua continua sovrapposizione   causa meccanicamente infiammazione ,sanguinamento, retrazione gengivale e ossea fino alla perdita del dente.

Il tartaro  sopragengivale, si forma in meno di due settimane, quello sottogengivale,”più cattivo” ha un colore rossiccio per la presenza di piccole emorragie gengivali, è più consistente e si deposita nelle profondità del solco gengivale.

Se già  ti sanguinano le gengive non aspettare che la situazione peggiori, ovvero che una semplice gengivite (infiammazione ) si trasformi in  qualcosa di più grave.

  • FAI UNA VISITA OGNI SEI MESI e all’occorrenza una seduta di igiene orale.
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Ciuccio si o ciuccio no?

NON ASPETTARE CHE SIA TROPPO TARDI

Carissimo genitore,
è bene che tu sappia che purtroppo molti pediatri sottovalutano le abitudini viziate dei bambini che si traducono purtroppo, con il protrarsi nel tempo, in malocclusioni (errata chiusura delle arcate dentarie) con importanti conseguenze sul corretto e armonico sviluppo del volto e l’insorgenza di patologie correlate.

foto-ciuccio

Sai che il mezzo più efficace che abbiamo per contrastare le malformazioni scheletriche del tuo bimbo è la prevenzione in età prescolare!!!

Grazie ad una visita specialistica dai 2/3 anni in avanti, oggi è possibile diagnosticare in modo scientifico e accurato le diverse anomalie dento-maxillo-facciali presenti nei bambini.

In presenza di anomalie riconosciute clinicamente, il trattamento dev’essere iniziato il più precocemente possibile per poter sfruttare a pieno le potenzialità elastiche della struttura ancora cartilaginea delle ossa che compongono  l’apparato masticatorio  e respiratorio, potenzialità che vengono perse nell’adolescenza.

Utilizzando inizialmente, ove consentito, una terapia ortodontica intercettiva con procedure semplici, non invasive e di facile esecuzione siamo in grado di guidare correttamente lo sviluppo dento facciale.

Osserva bene il tuo bambino e se riscontri qualcosa che non ti convince non aspettare a farlo controllare da un professionista in materia, il pediatra spesso non ha cognizione di alcune problematiche.

Spesso lavoriamo in sinergia con un logopedista e un otorino.

Rinunciare significherebbe perdere le grandi opportunità offerte da una tecnica terapeutica che affronta dal punto di vista eziologico l’origine e le cause delle dismorfosi nei soggetti in crescita ovvero : abitudini viziate quali  non abbandonare il ciuccio, succhiare il pollice o il labbro inferiore,  atteggiamenti muscolari, smorfie legate alla timidezza, deglutizione atipica ovvero l’ interposizione della lingua tra le arcate dentarie, respirazione orale,  ovvero quando respira a bocca aperta soprattutto durante il sonno suda e chiede l ‘acqua, tutte queste  abitudini che non vanno assolutamente sottovalutate.

Una volta individuato il problema con l’adeguata terapia ortodontica intercettiva  si ottiene la soluzione

La durata del trattamento è spesso breve e con costi contenuti.

L’obiettivo terapeutico è quello di pervenire ad un risultato che sia in grado di stabilire i presupposti più favorevoli al fine di esprimere uno sviluppo ed  crescita normale del viso in modo da poter accogliere i denti permanenti.

Considerate che la mandibola e il mascellare sono le fondamenta, le strutture dove alloggeranno i denti permanenti ed è quindi fondamentale che abbiamo dimensioni  e forma adeguata per  riceverli.

Rapporto costi/benefici della terapia ortodontica intercettiva  è assolutamente molto favorevole.

Non esitare a contattarmi

Ti aspetto con il tuo bambino            

Dott.ssa Grazia A. Mariconti

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Alitosi

CAUSE – PREVENZIONE – TRATTAMENTO

L’alitosi, comunemente detta anche alito cattivo, è frequente a tutte le età (dai bambini agli anziani) ed è caratterizzata da un odore sgradevole dell’aria emessa dal cavo orale. Sebbene l’abbiano sotto il naso, molte persone non sono consapevoli dell’odore del loro alito; per altre, invece, l’alitosi può essere fonte di imbarazzo e disagio.

  • alitosi transitoria, legata ad alcuni momenti come il risveglio o ad abitudini errate come cattiva alimentazione e fumo;
  • alitosi persistente,dovuta nella maggioranza dei casi a problemi legati a denti e/o gengive; solo una modesta percentuale è legata a problemi medici extraorali. Se soffrite di alitosi, consultate quindi il vostro dentista, che può aiutarvi ad identificarne la causa e, se dovuta a disturbi di origine orale, sviluppare un piano di trattamento che vi aiuti ad eliminarla.
  • VSC (Composti Sulfurei Volatili, soprattutto metilmercaptano CH3SH e idrogeno solforato H2S).Si sviluppano nella cavità orale, dalla degradazione di aminoacidi contenenti zolfo presenti in residui alimentari, saliva etc. ad opera di microrganismi presenti nella placca. I VSC sono responsabili del 90% dei casi di alitosi. Si è rilevato che all’aumentare della presenza di VSC nell’alito, aumenta anche l’intensità dell’alitosi.

Cause di alitosi

Scorretta igiene orale
Se non si attua una corretta igiene orale, le particelle di cibo che si depositano tra i denti, sulle gengive e sulla lingua, possono provocare cattivo odore e favorire la crescita di microrganismi che producono i composti sulfurei volatili (VSC), responsabili dell’alitosi.

Malattia parodontale
Alitosi o gusto sgradevole persistenti, sono alcuni dei segnali di malattia parodontale. La malattia parodontale è una condizione nella quale i batteri attaccano il tessuto che circonda e sostiene i denti provocando un’infiammazione che, nei casi più gravi, può causare la perdita dei denti stessi.

Carie
I batteri presenti nella placca trasformano gli zuccheri in acidi, i quali possono intaccare prima lo smalto e poi la dentina, dando luogo alla formazione di una cavità (carie dentale) che, se non curata, può ingrandirsi, distruggendo progressivamente il dente. I residui di cibo e placca che si depositano dentro le cavità cariose, possono provocare alitosi.

Controlli dentistici regolari, permettono al vostro dentista di diagnosticare e/o trattare malattia parodontale e carie durante lo stadio iniziale.

Protesi mobile
Se non pulita correttamente, può alloggiare particelle di cibo e batteri, causa di alitosi.

Alimentazione
Oltre a cibi come aglio, cipolla e cavolfiore, il consumo elevato di cibi proteici contenenti aminoacidi solforati (come carni e formaggi) o di bevande alcoliche può provocare alitosi a causa di sostanze che entrano nel sangue, sono trasferite ai polmoni ed esalate attraverso il respiro. L’uso di spazzolino, filo interdentale e collutorio può temporaneamente mascherare l’odore, che scompare solo quando l’organismo elimina le sostanze che provocano alitosi. Se siete preoccupati per il persistere dell’alitosi, tenete una lista dei cibi introdotti, così da poter riscontrare se può dipendere dalla vostra alimentazione. Anche intervalli troppo lunghi tra i pasti possono contribuire ad alito cattivo, sia perchè la ridotta produzione di saliva non consente la naturale autodetersione della bocca, e sia per l’utilizzo, da parte dell’organismo, delle proprie riserve di grassi e proteine, con conseguente produzione di sostanze responsabili di alitosi.

Bocca secca (xerostomia)
La saliva contribuisce all’autodetersione della bocca. In caso di diminuzione del flusso salivare, dovuto a farmaci, problemi delle ghiandole salivari o continua respirazione attraverso la bocca, potreste avere condizioni di bocca secca, con maggior ristagno di placca e residui alimentari, causa di alitosi. Per stimolare la produzione di saliva potrebbero essere utili caramelle o gomme senza zucchero, oltre all’aumento della quantità di liquidi assunti quotidianamente.

Fumo
Il fumo dà luogo ad alito cattivo (oltre a macchie ai denti, irritazione dei tessuti, riduzione della capacità di gustare i cibi ed aumento del rischio di malattia parodontale), in quanto provoca una diminuzione della fluidità salivare. Inoltre, i residui del fumo di tabacco, aderendo ai denti ed alle mucose della bocca, favoriscono la crescita dei batteri responsabili dell’alitosi. Cercate di smettere o di ridurre il numero di sigarette giornaliere. Si è rilevato che anche l’esposizione al fumo passivo può provocare alitosi.

Farmaci
Alcuni farmaci (ad esempio alcuni tipi di antiipertensivi e psicofarmaci) possono provocare alitosi a causa di sostanze in essi contenute o, indirettamente, diminuendo la produzione di saliva.

Fattori ormonali
L’alitosi può essere collegata a fattori ormonali come gravidanza e periodo mestruale.

Altre cause

In una piccola percentuale di casi, l’alitosi può essere il segnale di un problema medico, come un’infezione al tratto respiratorio (naso, gola, trachea, polmoni), sinusite cronica, bronchite cronica, diabete, disturbi gastrointestinali, renali o al fegato. Una volta escluso che l’alitosi abbia origine da problemi orali o di alimentazione, potrebbe essere necessario fare degli accertamenti medici per determinarne la causa.

Alitosi da risveglio
Quando non siano presenti problemi a denti e gengive, è dovuta ad una diminuzione della salivazione associata a ridotti movimenti della bocca e spesso a respirazione orale durante il sonno. In queste condizioni vi è una proliferazione, soprattutto sulla superficie linguale, dei microrganismi che producono le sostanze responsabili di alitosi.

Come verificare il vostro alito

  • Sporgere la lingua fuori dalla bocca il più possibile e strofinarla due o tre volte con una garza; annusare la garza dopo un minuto.
  • Passare un filo interdentale bianco non cerato e non profumato tra i molari superiori ed inferiori; annusare il filo dopo un minuto.
  • Passare la lingua sul polso pulito senza aver messo alcun profumo; annusare il polso dopo un minuto.

Prevenzione e trattamento dell’alitosi

  • Mantenere una corretta igiene orale. Spazzolate i denti dopo ogni pasto in modo da rimuovere residui di cibo e placca.
  • Almeno una volta al giorno pulite tra dente e dente con il filo o lo scovolino interdentale, rimuovendo i residui che non è possibile rimuovere con lo spazzolino.
  • Spazzolate anche la lingua, con uno spazzolino morbido bagnato di collutorio o con apposito puliscilingua.
  • Se portate la protesi mobile pulitela accuratamente dopo ogni pasto.
  • Fate controlli dentistici regolarmente in modo da diagnosticare e curare, durante la fase iniziale, eventuali malattia parodontale e/o carie che potrebbero essere all’origine dell’alitosi.
  • Bevete molti liquidi.
  • Masticate caramelle o gomme senza zucchero, in modo da stimolare la produzione di saliva.
  • Evitate l’abuso di alcool e fumo.
  • Usate dei collutori anti-alitosi alla sera prima di coricarvi ed al mattino al risveglio, facendo dei gargarismi in modo da eliminare i batteri anche dalla parte posteriore della lingua.
  • Mangiate frutta e verdura fresche.

Nei casi in cui l’alitosi fosse la spia di un problema medico, non dipendente da problemi orali, o da alimentazione, fumo od alcool, va individuata ed opportunamente trattata l’eventuale causa.

Se soffrite di alitosi, rivolgetevi con fiducia al vostro dentista, che vi aiuterà a mantenere sani i vostri denti e gengive, condizione indispensabile per un alito fresco.

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Diastema

“Diastema” è un termine medico che indica la presenza di uno spazio largo e vistoso tra due denti contigui. Tipico dei denti incisivi superiori, il diastema appare come un grosso buco nero tra i denti, che a seconda dei gusti e della gravità dona dolcezza e simpatia al sorriso, o ne peggiora l’estetica.
Solo di rado il diastema riflette una condizione patologica: il più delle volte, si tratta “semplicemente” di un disturbo estetico di entità paragonabile a quella di un dente storto o di un dente scheggiato. Nonostante quanto affermato, di fatto, il diastema costituisce un problema estetico non da poco: per restituire l’armonia al sorriso sottratta da questo “buco nero”, le uniche soluzioni possibili vanno ricercate nei trattamenti correttivi di ortodonzia o negli interventi di restauro protesico estetico.
Prima di procedere con qualsiasi intervento di chiusura del diastema, è importante ricercare la causa che l’ha generato.
Si ritiene possibile che il diastema si verifichi in presenza di un rapporto impari tra la dimensione dei denti e della mascella. In questi casi ci troviamo di fronte al problema opposto all’affollamento dentale: quando la lunghezza dell’arcata dentaria è eccessiva e i denti troppo piccoli, questi ultimi non riescono ad occupare tutto lo spazio disponibile.
Un’altra causa di diastemi va ricercata nella lunghezza e nello spessore del frenulo gengivale, il sottile lembo di tessuto che collega le labbra con la mucosa alveolare. Quando il frenulo gengivale è molto pronunciato e presenta un’attaccatura molto bassa, la sua inserzione fibrosa può ostacolare la tendenza all’avvicinamento spontaneo degli elementi dentali (incisivi).
Nei bambini piccoli, pare che la cattiva abitudine di succhiarsi il pollice possa in qualche modo contribuire alla formazione di diastemi nei denti da latte.
La presenza del diastema nella dentatura decidua (o da latte) può considerarsi un evento fisiologico: difatti, il “vuoto” tra due dentini decidui dev’essere interpretato come una riserva di spazio per l’eruzione dei denti permanenti (dopo la caduta dei denti da latte).

Inoltre sia la presenza di cisti dentali follicolari o radicolari, sia il mancato/scarso sviluppo degli incisivi laterali sembrano in qualche modo impedire od ostacolare ai denti di rimanere adesi l’uno all’altro.

Nonostante il diastema rifletta in genere un disturbo prettamente estetico, la sua presenza in una dentatura permanente può costituire, in alcune circostanze, un potenziale danno parodontale nella zona incisiva. L’assenza di una superficie di contatto tra due denti vicini predispone al rischio di traumi sulla papilla interdentale (causati dall’azione meccanica del cibo) e all’insorgenza di una gengivite evolutiva.

Trattamento

Non è detto che tutti i diastemi debbano essere richiusi mediante un intervento dentistico correttivo: al di fuori del disagio estetico, infatti, molti di questi non creano alcun danno patologico alla dentatura.
Spetta dunque al dentista decidere come procedere dinanzi ad un diastema.
Le opzioni sono:

  1. Conservare il diastema così com’è: scelta adeguata quando il solco tra i due incisivi non riflette una condizione morbosa e non crea disagio al paziente.
  2. Trattamento ortodontico per allineare i denti: questo intervento di prima linea per richiudere il diastema consiste nell’applicazione di un apparecchio, fisso o mobile, sui denti.
  3. Trattamento estetico con faccette in ceramica/porcellana
  4. Frenulectomia: riservata ai casi di diastema dipendenti da anomalie strutturali del frenulo gengivale.
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